Oggi, l’azienda è condotta da Domenico Caretto e Lia Falconieri che ha ereditato la passione dal padre Remo che non sente passare le primavere e rimane ben presente in cantina. Una vita la sua divisa tra la tecnologia e la campagna, tra Olivetti e podere agricolo.
Padre di importanti scoperte per le macchine da scrivere e calcolatrici, appena pensionato, il dirigente investe la sua voglia di apprendere nel mondo del vino. La sua esperienza e l’innata curiosità, la cura diretta e meticolosa dei vigneti, le tecniche di lotta guidata, la professionalità dell’enologo Gianfranco Cordero e i preziosi suggerimenti dei docenti del dipartimento DISAFA-Facoltà di Agraria dell’Università di Torino sono i fattori determinanti che hanno consentito un costante miglioramento qualitativo dei vini aziendali. I vitigni coltivati nei 16 ettari sono quelli autoctoni: l’Erbaluce, il Barbera, il Nebbiolo ed il Neretto di San Giorgio.