Bruno Giacometto è l’erede di una lunga tradizione risalente al Sedicesimo secolo. La sua storia è comune a molti Canavesani, divisa tra industria e agricoltura. Da sempre informatico, prima in Olivetti poi in Comdata, non ha mai voluto abbandonare il posto sicuro e dedicarsi completamente all’attività dei suoi avi, anche se giura sempre che prima o poi lo farà. La viticoltura, nella sua proprietà, è stata sempre incrementata, prima dai genitori, Giuseppe e Nella, e dal 2001 direttamente da lui.
I vigneti sono situati nelle migliori zone del comune che dà il nome al vino – Macellio, La Madonna e Sant’Antonino – e affiancano 2 ettari di seminativi, mais in prevalenza. Seppure con uno sguardo al passato, le nuove tecnologie si fanno strada e l’Erbaluce di Caluso si avvale dei benefici, specie in termini di aromi, della criomacerazione. Anche le uve nere autoctone sono ormai di casa, in particolare il Nebbiolo. Dal 2016 l’azienda è in fase di conversione al biologico.