L’azienda rinasce nel 2000 dalla volontà di ripristinare la tradizione vitivinicola portata avanti dagli antenati dei titolari, nel cuore della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Belmonte. Abbandonata a cavallo degli anni Settanta per la mancanza di prospettive umane ed economiche, l’attività è ripresa grazie alla dedizione di un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione e dall’ amore per il loro territorio. Il recupero dal bosco delle superfici meglio esposte, la ricostituzione di vecchi terrazzamenti e l’impianto di nuovi filari sono stati gli interventi basilari per ristrutturare i vigneti meritevoli di conservazione, oltre alla realizzazione di una moderna cantina. Uve tradizionali anzitutto – Nebbiolo, Barbera, Chatus – ma fa capolino anche la Syrah. Dal vigneto si può godere di un apprezzabile panorama sulla vallata sottostante, i vigneti del Canavese e sugli abitati.