Nel cuore dell’Alto Canavese, i giovani Lorenzo Simone e Iride Brachet-Cota mossi da grande entusiasmo hanno investito in una terra impervia per riportare la tradizione vitivinicola. Un vino che deve essere l’immagine di questo territorio collinare dove fatica e sacrifici sono quanto mai il quotidiano. I 7 ettari di viti sono stati recuperati dall’avanzare del bosco e i vitigni autoctoni (Barbera, Freisa, Nebbiolo e Chatus), nel corretto rispetto dell’ambiente, sono la giusta scelta di valorizzazione in perfetto equilibrio tra antica passione e moderne tecnologie.
Il nome dell’ azienda e i rispettivi vini si ispirano ad una vicenda del 1474 – un processo istruito contro quattro donne levonesi, accusate di stregoneria dalla Santa Inquisizione Antonia , Francesca, Bonaveria e Margarota.